Oggi più che mai l’acquisto è un’esperienza multisensoriale.
Tutti noi acquistiamo un prodotto con gli occhi, le mani, il naso, la bocca, l’udito.
Tutti i nostri sensi si attivano quando ci avviciniamo ad un oggetto per valutare se fa per noi.
Ciò che ci fa vivere un’esperienza positiva, ci seduce, ci provoca emozioni e resta impresso nella nostra memoria.
Per chi, come noi, lavora nel settore di cosmesi e food questa riflessione va tenuta come linea guida nella progettazione del packaging.
In un’epoca in cui la soglia di attenzione è ridotta al minimo, il packaging diventa efficace se parla all’inconscio del consumatore e ogni suo dettaglio concorre a comunicargli il messaggio del brand ad un livello più profondo.
Non si tratta più solo di coinvolgere semplicemente la vista usando colori e grafiche accattivanti.
Il consumatore vuole di più: ha bisogno che il packaging gli racconti la storia del prodotto, ha bisogno di emozionarsi, di essere invogliato a toccare, annusare, gustare metaforicamente il prodotto.
In questa visione di packaging multisensoriale forme e materiali giocano un ruolo sempre più importante nella progettazione dei pack. Toccare un oggetto, come un vasetto, un flacone o un tappo ed avvertire una sensazione piacevole anticipa l’esperienza che si avrà usufruendo del contenuto.
Questo crea un legame col consumatore, gli fa apprezzare ancor più l’esperienza d’uso.
Se poi il materiale trasmette anche un messaggio di naturalità e di sostenibilità, il consumatore si sente rassicurato e certo di aver scelto il prodotto giusto.
Lo stimolo sensoriale del consumatore è uno dei capisaldi nel design dei nostri progetti.
Per questo amiamo usare per i nostri progetti i blend Mixcycling® e il legno: materiali emozionanti, tutti da toccare, vedere, sentire.
